Dopo aver seguito commenti, pareri e pagelle credo di poter dire che quello che davvero conta è che dopo tante stagioni scontate, questo è stato un Motomondiale che ci ha fatto davvero divertire, anche se è non ha cambiato di molto le opinioni di tutti noi su questi fantastici piloti. Nell’anno zero per la copertura Michelin gli equilibri si sono via via ordinati e disordinati, grazie anche al lavoro che le squadre hanno svolto quest’anno. Un lavoro spesso poco proiettato dai media sia per la giusta riservatezza sia perchè siamo sempre più abituati a vedere solo i piloti portare a termine queste imprese.

Ho fatto alcune valutazioni sui 6 Top Rider di questo campionato, magari sarete d’accordo con me o forse no, la moto è bella perchè varia.

Marc Marquez è ormai indiscutibile, più maturo e funanbolico, anche se a Valencia ha preso un rischio inutile per ingordigia. Prova a gestire le sue prestazioni ma poi cede alla voglia di vincere, di strafare, che lo hanno fatto cadere quest’anno tante e troppe volte. Ho apprezzato molto la confessione di aver imparato tanto da Dovizioso. Dopo un era fatta di scontri, offese e gesti poco consoni, forse torneremo a vedere belle gare, fatte di complimenti VERI e sani gesti di sportività, anche se dopo il biscotto del 2015 lo spagnolo ha ormai perso tanti tifosi, che in via naturale sarebbero passati a lui dopo la fantastica carriera di Valentino. Incassa comunque il sesto titolo, che a 24 anni lascia pensare in una carriera di record. Il dado alla fine di Valencia più che “tratto” mi pare truccato.

Andrea Dovizioso esemplare e umile, un pilota che non puoi fare a meno di amare. Ha fatto tutto ciò che poteva sfruttando al meglio il potenziale messogli a disposizione. Sull’acqua è il migliore, vince come mai aveva fatto prima, batte Marquez ma con più classe e stile di guida. Aspettando Franco Morbidelli sarebbe lui l’erede naturale da tifare, se solo i media gli riservassero la giusta visibilità. La miglior stagione di sempre in Motogp per lui, penso che nemmeno il suo unico titolo mondiale in 125 nel 2004 gli abbia regalato emozioni così forti. Ci fa sperare per il 2018, ad oggi è l’unico vero antagonista dello spagnolo.

Jorge Lorenzo un talento sì, ma per me spesso sopravvalutato. Ha vinto tanto e bene, motivo per cui Ducati l’aveva scelto l’anno scorso dopo il secco NO di Marquez. Però vedo che è diventato più ottuso di prima. Gli ordini di scuderia non si discutono mai, soprattutto se valgono 12 milioni di euro. Valencia è uno schifoso kartodromo per i 270 cv di questa Motogp, si passa solo alla fine del rettilineo e se per 1 anno intero sei andato per prati, all’ultima gara ti fai da parte se te lo ordinano. Con eleganza Dovizioso ha chiuso la polemica, proprio come fa un campione, ma messo davanti scommetto che il ritmo poteva cambiare. Forse niente di diverso sarebbe successo, ma la posta in palio era troppo alta per pensare solo a sè stessi, infondo io da Lorenzo non mi aspetto più niente. Deve impegnarsi umilmente se vuole far girare questa moto, ma sono molto scettico e pensare che in Italia conosco almeno 10 nomi che potrebbero meritare quella sella.

Daniel Pedrosa bravino sì, ma è sempre solo bravino. Vince spesso su questa pista, infondo è messa alla fine proprio per dare vantaggio agli spagnoli. Pedrosa poi la predilige e vincendo si accaparra un nuovo contratto con HRC. Ha fatto più podi del Dovi quest’anno, ma resterà per sempre solo un buon gregario. Non c’è molto altro da dire.

Valentino Rossi non ha più molto da dimostrare, lo sappiamo tutti, lo adoriamo tutti…o quasi. Anche quest’anno ha messo in campo tutto ciò che poteva. Con una moto che da metà campionato ha smesso di funzionare come lui voleva, ha preso rischi enormi. Poi l’infortunio, lo strano e veloce recupero. Insomma riesce sempre a far parlare di sé, e su molte piste, non solo italiane, toglie la scena anche a quelli che lottano per il titolo. Incredibile e unico nella storia. Ultimo anno di contratto, ma sono sicuro che ci stupirà ancora e meno male direi.

Maverick Vignales è l’unico che ha molto da recriminare sulla sua stagione. Ad inizio anno la fine della love story con la campionessa del Mondo MX Kiara Fontanesi avrà dato stimolo in più per ben figurare, e allora ecco le 3 vittorie in 5 gare, poi alcuni secondi e terzi posti e infine la luce che si spegne di questa presunta stella. Vittima anche lui di una Yamaha K17 meno competitiva di quella 2016, che ha portato Johann Zarco così in alto.

Ora trascorreremo un lungo inverno con la consapevolezza che il talento di Marquez si può battere e ad oggi può farlo solo un pilota italiano su una moto italiana.

Lello Vaccaro

Fonte foto Marc Marquez motori.fanpage.it