Test realizzato in collaborazione con BORROZZINO MOTO Via dei Romani 11 S. Maria CV (CE)

In un mercato in crisi come quello delle moto sportive le aziende italiane ci mettono la faccia ma MV Agusta ha fatto molto di più, rompendo gli indugi e indirizzandosi verso una strada molto precisa e coraggiosa. L’idea di equipaggiare un motore 3 cilindri per una moto sportiva nasce in Inghilterra dalla Triumph, ma MV perfeziona il suo progetto realizzando un propulsore da 675 cm3 estremamente compatto, destinandolo alla F3 che nel 2013 sarà impegnata con numerosi team in competizioni nazionali e internazionali. Lontano dal 2008 quando Luca Scassa vinceva il campionato italiano superbike, ma animati sempre dalla stessa passione per le gare, che ha caratterizzato la storia di MV dai tempi del conte Agusta e di campioni del calibro di Giacomo Agostini. La livrea ad esempio resta quella mitica degli anni 60, grigia e rossa proposta sulla F4 e riconfermate per la F3, anche se è disponibile in bianco perla, che a colpo d’occhio regala un gradevole effetto cromatico. Ci sono anche linee più snelle e affilanti per offrire una perforazione dell’aria quasi perfetta. 

Il telaio è di tipo tubolare a traliccio in acciaio associato a piastre che arpionano lo splendido monobraccio posteriore, mentre le sospensioni comprendono una forcella con steli da 43 mm interamente regolabile, al pari del mono posteriore progressivo. A conferma della bontà del progetto del 3 cilindri della F3, va segnalata innanzitutto la presenza dell’albero motore controrotante, prima volta assoluta su un motore di grande serie, che aiuta a raggiungere un miglior bilanciamento aumentando di fatto anche la maneggevolezza della moto. I cilindri utilizzano valvole di aspirazione e scarico in titanio, mentre sono innumerevoli le soluzioni innovative adottate, un esempio sono i circuiti dell’acqua e olio integrati, pompe di acqua e olio poste internamente al motore insieme a tutti i condotti che rendono la vista del motore senza cavi e tubi, e oltre alla funzionalità è l’estetica che ci guadagna. Concentrato anche l’utilizzo dell’elettronica: c’è l’acceleratore ride by wire, oramai un must sulle moto MV, 3 mappe di alimentazione fisse più una personalizzabile e un avanzatissimo controllo di trazione regolabile su 8 livelli, tutto gestibile dal manubrio con le indicazioni sul cruscotto digitale. In più troviamo il launch-control, il sistema anti-impennata e la cambiata assistita brevettata da MV. 

Con questo equipaggiamento di serie si avvia il motore e ci si trova subito in presenza di un sound molto particolare, insolito per chi è abituato ai 4 cilindri, già questo regala sensazioni fortissime. Il circuito del Volturno di Limatola offre un notevole grip anche con temperatura basse come è avvenuto durante la nostra prova, la sua conformazione molto tortuosa dà la possibilità di mettere alla frusta freni e ciclistica in modo da assaporare a pieno le caratteristiche dell’equipaggiamento elettronico. Così oltre alla cambiata assistita il nostro tester si è divertito a sfruttare il controllo di trazione e l’anti-weeling, efficaci e mai troppo invasivi, in modo da non influenzare le caratteristiche di guida di ogni singolo utente. 

L’inserimento in curva è immediato e intuitivo grazie anche alle dimensioni ridotte della moto, che aiutano a trovare velocemente il punto di corda. A bordo infatti gambe e braccia sono subito inserite nella moto e in carena il corpo del pilota, se non troppo grande, forma un tuttuno con la moto diventando un’arma formidabile per la guida in pista. In uscita di curva poi vengono fuori tutte le doti del 3 cilindri della F3, capace di partire da un regime di rotazione basso e sprigionare in maniera fulmina tutta la potenza fino agli alti. Con il controllo di trazione impostato su un livello medio, ruotare la manopola del gas anche un attimo prima di quanto sia naturale è possibile, a patto che ci si fidi totalmente del sistema e del grip della gomma. In questo caso si gode anche della buona fattura del mono posteriore che senza indugi offre il giusto supporto senza schiacciare troppo la moto a terra e accompagnando il posteriore fino all’uscita di curva. La potenza dichiarata per quetso motore raggiunge i 128 cv a 14.500 g/min mentre la coppia si assesta sui 7 kgm a 10.600 g/min. Dati notevoli se considera che il peso della moto non supera i 173 kg. Il costo parte da 12.190 euro e considerando tutta la dotazione di serie è un prezzo al pari di altri competitor, che non offrono l’equipaggiamento della F3.