Un altro primato per Günter Schachermayr, lo stuntman austriaco impegnato a raggiungere il maggior numero possibile di registrazione nel Guinness dei primati per le sue imprese in sella a una Vespa. Questa volta si è cimentato sul rettilineo di partenza del circuito Red Bull Ring di Spielberg davanti a un pubblico di 30.000 spettatori schierati sulla tribuna centrale. L’obiettivo era percorrere in impennata, alla cieca e in apnea, uno slalom di un quarto di miglio (402 metri) zigzagando fra 60 birilli. Per rendere la cosa più spettacolare la ruota anteriore della Vespa è stata eliminata e Schachermayr ha calzato sulla testa un sacco nero che impediva la vista e non lasciava passare l’aria. È in queste condizioni che ha affrontato la prova, seguendo i comandi trasmessi via radio dal rimorchio trainato da un’auto che procedeva al suo fianco.

Per affrontare la prova nelle migliori condizioni possibili, 15 minuti prima dell’inizio Günter è stato sottoposto ad iper ossigenazione con ossigeno medico. Ce l’ha fatta ed ha stabilito un nuovo primato ma anche con questo aiuto è stata dura ed è arrivato in fondo stravolto. Si era allenato lungamente e la performance è durata 2 minuti e 17 secondi, un tempo più che ragionevole per trattenere il respiro, ma in quelle condizioni la situazione è resa più difficile dall’attenzione e dalla concentrazione necessarie per mantenere l’equilibrio e contemporaneamente guidare su una ruota sola.

«Questa maschera facciale nera non lascia passare l’aria ed è serrata dalla chiusura intorno al collo – ha detto ansimante Schachermayr, 45 anni, appena terminata la prova –  . Dopo i primi 100 metri le tue orecchie iniziano a ronzare, dopo 200 metri fai fatica a sentire i comandi che ti arrivano via radio, dopo 300 metri riesci solo ad orientarti e poi inizia la lotta per la sopravvivenza! Verso la fine sono stato preso dal panico ma ce l’ho fatta e sono entusiasta di avere stabilito un nuovo record mondiale!».

Come previsto dalle procedure del Guinness tutta la documentazione, il filmato e le immagini sono stati spediti in Gran Bretagna per la registrazione del primato sul Guinness Book of World Records.