Un anno intero di preparazione, sforzi inauditi per salire in sella da paraplegico e affrontare la gara più difficile di tutte: la Dakar. Ci era riuscito Nicola Dutto a raggiungere l’obbiettivo della partecipazione, eppure il pilota piemontese il record lo aveva già fissato essendo il primo pilota paralitico a correre la Dakar. Aveva perso l’uso delle gambe dopo un incidente nel 2010 avvenuto durante il Campionato Europeo Baja, ma dopo nemmeno un anno era riuscito a salire di nuovo in sella, fino al 2018 quando ha deciso di partecipare a questa edizione della gara tutta da svolgere in Perù. Un grande sforzo economico e organizzativo, con ben 3 ghost riders (che hanno svolto le tappe al suo seguito per soccorrerlo in caso di caduta – foto in basso) tutti provenienti dalla Spagna, il paese che ha accolto la richiesta di licenza dopo il NO della Federazione Motociclistica Italiana, che contrariamente a quanto accade nella velocità non riconosce piloti agonisti paraplegici nel fuoristrada.

Le prime tre tappe affrontate con coraggio e anche un discreto manico, visto che dopo la prima giornata Nicola Dutto aveva chiuso 107° su 135 piloti in moto, merito anche della buona intuizione nel seguire le note durante la navigazione, in una Dakar che dà sempre più importanza alla velocità e all’interpretazione del regolamento, visto che è stato proprio questo alla fine ad escluderlo dalla competizione. 128° nella seconda giornata e 123° nella terza, poi il disastro della quarta tappa. Una errata indicazione del personale di gara tra il CP3 e il CP4 che hanno fatto seguire a Dutto un percorso errato e giudicato da squalifica dal direttore gara. Invano sono state le richieste di verifica di Nicola, che alla fine ha dovuto così arrendersi. “Saremmo arrivati comunque ultimi, ma forse davamo ugualmente fastidio.” Ha dichiarato Nicola Dutto in un video da lui stesso diffuso sui social. “Sono loro ad aver perso una grande occasione, io a tornare non ci penso più. Avranno creduto che mi sarei ritirato dopo la prima giornata, invece si è andati avanti con fatica ma tanta passione. Ringrazio ancora i miei ghost riders e tutti gli sponsor, resta l’amarezza e anche un pò di delusione per una Dakar che mi ha dimostrato molta disorganizzazione.” Tantissimi i messaggi di solidarietà ricevuti da Nicola Dutto, ai quali ci associamo anche noi di STAR BIKERS, un eroe che ha ben poco da dimostrare ma tanto da insegnare a molti di noi.

Lello Vaccaro