Saint Louis – Il Senegal ci accoglie finalmente con il caldo e i suoi colori, la sua  vegetazione rigogliosa e i suoi suoni. E soprattutto accoglie l’undicesima Africa Eco Race di nuovo con un italiano sul gradino più alto del podio. Alessandro Botturi iscrive il suo nome nel palmares, quarto italiano in 11 edizioni. Una soddisfazione per tutti gli appassionati e i tifosi, ma prima di tutto per il portacolori del Motor Bike Expo che veniva da una serie di Dakar sfortunate e aveva una gran voglia di riscatto. Un grande pilota, ma soprattutto, oggi, un grande uomo che ha emozionato tutti al traguardo con la sua voce spezzata, con la sua commozione, ripensando a sua mamma, scomparsa da pochi mesi e al grande vuoto che ha lasciato in lui. E’ a lei che il pilota Yamaha dedica la vittoria, oltre che a tutte le persone che hanno sempre creduto in lui, anche nei momenti più difficili: “Oggi lo possiamo dire, ero venuto qui per vincere, ma non volevo dirlo per scaramanzia. E’ andato tutto bene anche se un pizzico di fortuna ci vuole sempre” e solo oggi svela al mondo del problema della sua moto, qualche giorno fa, con la pompa dell’acqua. “Ho rischiato di rimanere in speciale, ma da lassù qualcuno mi teneva sott’occhio e oggi sono qui a festeggiare”.

Franco Picco al traguardo dell’undicesima tappa arriva con un eccezionale quinto posto assoluto e gli stessi commissari, sulla linea di fine speciale, si congratulano con lui. E’ grazie a questo risultato che riesce, per il rotto della cuffia, ad agguantare il decimo posto assoluto di una gara davvero eccezionale. “Intanto sono arrivato e già questo è un ottimo risultato, diciamo che è un altro obiettivo centrato. E’ bello arrivare. Va bene così, sono partito tranquillo sul duro, anche per stare con il mio amico Enzo Tracanzan. Potrei dire che si poteva andare più forte, ma è anche vero che poi si sarebbe rischiato molto di più. Enzo è caduto infatti, e poteva accadere anche a me. Ho cominciato a risalire in classifica dopo il ritiro di Enzo, senza fare cose straordinarie. Avendo corsa questa gara anche lo scorso anno sapevo come non cadere nei loro tranelli, o almeno così pensavo visto che ieri, invece, ci sono caduto. Mi sono fregato da solo e poi sono arrivati anche i problemi con la temperatura dell’acqua per cui mi sono dovuto fermare a far raffreddare la moto”. Picco è più che soddisfatto anche della sua moto, che aveva portato a 480 cc e delle gomme, oltre che le mousse “ho usato una gomma rally in questi ultimi giorni e ha tenuto benissimo, quindi direi un successo questi test, in tutti i sensi”.
Anche se oggi al bivacco di Saint Louis si festeggia in realtà domani c’è ancora una prova speciale che non avrà validità per la classifica assoluta, ormai sigillata, ma avrà comunque una classifica e i piloti, si sa, guardano sempre e solo a quella. Con partenza dalle rive dell’Oceano con poco più di 21 chilometri la carovana del rally raggiungerà il Lago Rosa con l’ultima suggestiva prova speciale, e con il podio, sulle rive del lago, si concluderà davvero questa undicesima edizione dell’Africa Eco Race.