marc-marquezAlla fine ha vinto chi meritava, chi ha dimostrato talento e maturità ad appena 20 anni in una stagione che prevedeva tante aspettative, molte deluse, e poche sorprese che alla fine sono diventate anche piacevoli. Marc Marquez è quel pilota che nel 2010 seguivamo con molta attenzione e io stesso dopo la vittoria del titolo in 125 mi sono accorto che avremmo molto parlato di lui negli anni a seguire. Così è stato. Sia nel 2011 quando ha chiuso secondo in Moto2, che nel 2012 quando si laurea campione del mondo dopo una stagione brillante e piena di successi. Non si poteva a quel punto non chiedergli di sostituire Casy Stoner in Motogp, forse quando nemmeno lui stesso se lo aspettava. La Honda e la Repsol hanno fatto bene a credere in lui, ad affiancarlo al raccomandato ed eterno secondo Daniel Pedrosa, perchè Marquez è quel talento che arriva ogni 10 anni e sarà capace, si spera, di farci divertire nei prossimi 10 con la sua semplicità e la sua straordinaria velocità, in una Motogp sempre meno spettacolare, che quando fai un sorpasso poi di manda addosso la commissione gara per vedere se la manovra è stata regolare!

marquezQuest’anno Marquez mi ha ricordato un pò Giacomo Agostini quando in una nostra intervista mi disse: li ho battuti tutti. E lo ha fatto con eleganza e spettacolo, qualche volta rasentando l’impossibile e qualche volta facendolo con supremazia schiacciante. Insomma in un campionato dove ormai comanda un gommista che ha fatto di tutto per essere l’unico ed ora si mostra al di sotto delle potenzialità, in una Motogp sempre più compressa da sponsor e presunti ascolti tv ci voleva proprio un campione così semplice e spiccato. Nota da evidenziare è che quest’anno 3 spagnoli si aggiudicano i titoli disponibili mandano in centro l’obbiettivo della Dorna e della Federazione Spagnola che a questo punto meritano tutto il nostro rispetto. Il rispetto di noi italiani che dalla Spagna non riusciamo proprio ad imparare nulla e che invece di guardare avanti siamo impalati ad idolatrare i nostri miti del passato.

Lello Vaccaro