Il Motomondiale è terminato e Fabio Quartararo è diventato campione del mondo ad appena 22 anni, risultando tra l’altro il primo francese della storia a trionfare nella MotoGP. Amaro in bocca per Francesco Bagnaia, che dopo i due primi posti ai GP di settembre stava accarezzando un sogno insperato fino a qualche mese fa. E dire che in passato Quartararo non era mai arrivato nemmeno sul podio. Il giovane transalpino, figlio d’arte, era però abituato a vincere già dalla tenera età di 14 anni. Una volta arrivato in Moto3 il rendimento è risultato altalenante nei primi tempi, ma si trattava solo di affinare la tecnica. Nel 2018, a 19 anni, il francese conseguì la prima vittoria di una gara del Motomondiale con la Moto2. Solo un anno dopo Quartararo si trovava già in MotoGP, grazie al team Petronas.

A Quartararo non bastò diventare il più giovane pole sitter ed uno dei migliori esordienti di sempre. L’anno scorso Quartararo partì alla grande, ma nella seconda metà della stagione perse parecchi punti e concluse la stagione ottavo. Di conseguenza, sebbene le doti fossero diventate ormai evidenti, il salto di qualità avvenuto di recente è apparso comunque inaspettato. La Yamaha ha trovato in lui una promessa delle moto, lasciandosi alle spalle le scottature di Maverick Viñales, il cui rapporto con lo stesso Quartararo non si può definire di certo idilliaco.

Francesco Bagnaia, invece, ha conquistato il Motomondiale solo in Moto2. Il buon “Pecco”, così soprannominato in riferimento al nomignolo acquisito in famiglia, iniziò ad emergere nelle categorie Minimoto e MiniGP, diventando campione d’Europa nel 2009. L’esordio nel Motomondiale arrivò nel 2013 in Moto3, ma nella prima stagione non arrivarono punti. Solo 4 anni più tardi avvenne il trasferimento in Moto2, grazie allo SKY Racing Team VR46, arrivando al quinto posto al termine dell’annata, per poi sbaragliare tutti in quella successiva.

Nel febbraio del 2018, quindi, ecco la firma di Bagnaia con il Team Pramac Racing in MotoGP. La prima esperienza, a bordo della Ducati, non fu però delle più fortunate e il quindicesimo posto finale passò inosservato, senza contare che un infortunio al polso lo costrinse a saltare un Gran Premio. Nel 2020 andò persino peggio, principalmente a causa della frattura della tibia destra procuratasi nelle prove libere a Brno. Alla fine del Motomondiale si ritrovò così sedicesimo in classifica, senza aver mai vinto nemmeno una gara. L’escalation di quest’anno è stata dunque sorprendente, paragonabile proprio a quella di Quartararo.

Già al primo GP in Qatar era arrivato un terzo posto e verso la fine della stagione Bagnaia ha conseguito una bella doppietta tra il Motorland Aragón e Misano: dal non aver mai vinto un GP nella classe regina, Bagnaia nel 2021 è passato non solo a conquistarne due di fila, ma addirittura a concorrere seriamente per il trionfo assoluto nel Motomondiale. Anche i pronostici sulle ultime gare, ad esempio previsioni e statistiche della MotoGP sulla gara dell’Algarve, lo indicano tra i protagonisti, considerando tra l’altro che Quartararo correrà con la sigaretta in bocca dopo che la caduta di “Pecco” a Misano (nel GP dell’Emilia Romagna) gli ha regalato il titolo in anticipo. Le storie di Quartararo e Bagnaia parlano di grandi imprese e colpi di fortuna. Chissà se riusciranno a confermarsi entrambi l’anno prossimo.