de rosaSuccede anche questo in uno sport che ancora una volta non ha molto da insegnarmi! Nel senso che ormai le ho viste tutte e niente più mi stupisce. Lo avevo incontrato in città, io sul mio Kappone Adv e lui in scooter, solo il tempo di salutarci nel traffico di Napoli e forse in quel momento lui già sapeva ma la delusione forte lo ha spinto a non dirmi niente. Poi lo abbiamo saputo tutti, e cioè che ad appena due gare dalla fine, quando nel Mondiale Supersport (di cui titolo è appena andato a Vd Mark) Raffaele De Rosa con un podio nella prima gara in Australia, occupa la nona piazza assoluta, è  tra gli italiani e ha più punti nel suo team, arriva dalla Colombia un 32enne ricco e poco famoso, che dall’AMA si piazzerà senza pudore sulla HONDA di De Rosa. Con una faccia tosta incredibile questo sedicente pilota arriverà con i suoi soldoni a pagare il team CIA Insurance, una squadra che a questo punto definirei dall’indubbia moralità, che preferisce assorbire nuove risorse senza farsi carico della responsabilità per l’amarezza che un pilota così serio, professionale e veloce deve subire in questo momento. Magny-Cours e Losail saranno gli ultimi atti di un’altra stagione all’insegna dell’ipocrisia e della cattiveria che invade il circus delle derivate di serie. D’altronde con l’arrivo della Dorna non si poteva sperare di meglio. E’ lontana ormai la speranza che questa storia dei piloti-manager potesse finire. Penso che questi ragazzi debbano pensare solo a lavorare per andare forte e restare sempre concentrati, visto il lavoro pericoloso seppur gratificante che fanno. Dovrebbero essere i team a pensare a come reperire i fondi necessari e metterli in condizioni di correre. Una volta era così ma oggi lo è solo per quei 4-5 di testa, poi anche in Motogp la valigia del pilota ha iniziato a determinare le intere stagioni. Di questo passo non si andrà molto lontani, soprattutto in Italia e specialmente al sud….

Lello Vaccaro