gaetano de filippo dakar 2014Non potevamo perdere l’occasione di realizzare l’intervista tv al primo pilota campano che partecipa alla Dakar. La prima di una lunga serie, almeno così gli auguriamo. Gaetano De Filippo realizza infatti il suo sogno, sfuggito per poco nel 2013, ma agguantato la scorsa estate, quando dopo le importanti vittorie nell’Europeo Baja a bordo di TM, la stessa azienda di Pesaro gli chiede di prendere parte all’edizione 2014 della Dakar per affinacare il fortissimo Alex Zanotti. Per il pilota di Caserta è un fulmine a ciel sereno, che di colpo fa nascere ansie e aspettative, quelle rincorse per tanti anni e finalmente raggiunte. La preparazione parte non prima dell’autunno 2013, anche a causa degli impegni lavorativi di Gaetano, che lo vedono al vertice di DF, un’importante azienda che in Campania di occupa di telefonia e telecomunicazione. Ci vorrebbe più tempo per prepararsi ma l’occasione è unica e non va sprecata.

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Il 31 gennaio 2013 Gaetano raggiunge il Team TM Factory in sudamerica ed esattamente a Rosario in Argentina, dove quest’anno partirà la Dakar 2014. Un organizzazione perfetta aspetta De Filippo per quelle che sono tutte le operazioni tecniche preliminari, prima del grande giorno: il 5 gennaio quando si apriranno le danze! Le TM 450 Dakar di Zanotti e De Filippo sono pronte e la prima tappa condurrà da Rosario a San Luis per 809 km di cui 180 di prova speciale. Ci si sveglia alle 3:30 del mattino per preparsi e ci saranno 196 moto, 47 quad, 154 auto e 75 camion al via, in mezzo ad un fiume di persone (milioni) accorse da tutto il mondo per assistere alla gara più difficile e impegantiva di sempre. Gaetano termina la prima tappa non senza difficoltà e chiude in 117sima posizione su 174 giunti alla fine. Si mostra fiero e ottimista per il proseguo della Dakar e aspetta il giorno dopo per la ripresa. Ma nella seconda tappa la prima insidia, 724 km totali di cui esattamente la metà in prova speciale.

gaetano dakar 14All’improvviso il deserto argentino si mostra agli occhi dei piloti in tutta la sua immensità con 10 km di woops che mettono in crisi anche i più esperti. Nel tentativo riuscito dopo alcune ore, di superare le colline di sabbia, Gaetano batte il piede violentemente procurandosi un vistoso ematoma, disidratato ma con grinta e tanacia riesce a chiudere la seconda tappa. All’arrivo il dolore è forte, il piede è viola ma tutto sembra passare dopo alcune ore di sonno e riposo. Al mattino successivo è pronto per la terza tappa, ma nell’indossare lo stivale Gaetano sente che il dolore è troppo forte e con grande rammarico decide di fermarsi. Finisce qui l’avventura di De Filippo alla sua prima Dakar, mentre Zanotti lascerà più tardi, dopo un ritardo eccessivo accumulato a causa di una mousse distrutta (forse montata male dallo staff Michelin). Per i due piloti TM il rammarico è forte, avrebbero voluto ricompensare la fiducia dei fratelli Serafini (patron TM) con risultati migliori, ma bisogna dire che lo sforzo in gara è stato notevole e di certo si potrà fare meglio nella prossima edizione.